[la strategia finanziaria del governo #Tsipras. Per quelli che si chiedevano cosa volessero fare...] #Varoufakis svela al FT il piano di Atene per gestire il #debito - http://it.euronews.com/2015...
- Scambiare i vecchi titoli di Stato ellenici con nuovi bond. Ecco il piano che Atene mette sul piatto della complessa partita per poter sopravvivere a un debito che rischia di schiacciarla.
La proposta consiste nel cosiddetto “doppio swap” e i nuovi bond ipotizzati sono di due tipi: uno indicizzato sul tasso nominale della crescita economica e l’altro, indicato come “obbligazione perpetua”, finalizzato a sostituire i titoli di Stato ellenici detenuti dalla Bce. La proposta è stata presentata dal Ministro delle Finanze ellenico Yanis Varoufakis in un’intervista al Financial Times (--> http://www.google.it/url...). Un’intervento che s’inscrive nel quadro dell’offensiva che il governo di Alexis Tsipras ha intrapreso per poter gestire l’ingestibile: un debito pubblico al 175% del pil che ammonta a 321 miliardi di euro. Dopo la visita a Cipro il Premier sarà a Roma e Parigi. Tappe obbligate per trovare appoggio contro l’inflessibilità tedesca. Secondo indiscrezioni di fonte governativa Merkel vorrebbe evitare ogni faccia a faccia con il neo-Premier ellenico, anche in occasione del prossimo Consiglio europeo, previsto a Bruxelles il 12 febbraio.
- Sei Dee già Pulp
- Le proposte del ministro greco a Draghi e Schaeuble: garantire i finanziamenti per arrivare fino all'estate e in cambio Atene non prenderà iniziative unilaterali, mantenendo il bilancio dello Stato in attivo. La Grecia vuole farsi consegnare subito dalla Bce i due miliardi di profitti fatti da Eurotower sui bond greci e tornare a emettere nuovi titoli di stato a breve. --> http://www.repubblica.it/economi...
- Sei Dee già Pulp
PARIGI - «Bisogna cancellare metà del debito greco nei confronti dei creditori pubblici, cioè circa 100 miliardi». Nell'unico intervento che ha fatto sull'argomento prima di optare per un comprensibile silenzio, Matthieu Pigasse - l'uomo che per conto di Lazard consiglia il Governo di Atene nel negoziato con Bruxelles e i partner europei sulla ristrutturazione del debito - ha chiaramente fatto capire qual è, a suo parere, la base di partenza della trattativa.
«Il 75% dei circa 320 miliardi di debito greco – ha spiegato in un'intervista alla radio Bfm Business – è nelle mani dei creditori pubblici. C'è tutta una gamma di strumenti su cui lavorare, dall'allungamento delle scadenze di rimborso alla riduzione dei tassi d'interesse, fino appunto a una soluzione più radicale, con un importante haircut. Penso che se si abbandonasse il 50% di questa quota di debito, pari a 100 miliardi, si darebbe ad Atene la possibilità di ritrovare un ratio di debito sul Pil accettabile, diciamo intorno al 100-120% rispetto all'attuale 170 per cento». «Si tratta - ha aggiunto - di crediti già emessi e quindi già incorporati nei conti dei Paesi europei. Annullandone una parte ci sarebbe un impatto contabile, ma nessuna conseguenza dal punto di vista dei budget».
La Grecia, sostiene Pigasse, «è diventata il laboratorio di quello che potrebbe essere l'Europa di domani». Un'opportunità da non sprecare, secondo il banchiere d'affari che in questi anni non ha perso occasione – nelle interviste, negli speech, nei libri (da Révolutions a Eloge de l'anormalité) – per stigmatizzare «la miopia dell'austerità» e un'Europa che non ha avuto il coraggio di spingere il proprio processo d'integrazione fino all'unione finanziaria e fiscale. (...) --> http://www.ilsole24ore.com/art...
- Sei Dee già Pulp
"Bisogna cancellare metà del debito greco nei confronti dei creditori pubblici". Cfr. con http://friendfeed.com/la-stan...
- Haukr
bisogna cancellare, etc. non è la posizione del governo greco, però. è la posizione dell'advisor. potrebbe anche essere una posizione personale.
- mentegatto
certo, chiaro che bisogna vedere pure come concilieranno le due posizioni. Però al momento fanno rilevare una discrepanza non da poco.
- Haukr
concilieranno CHE SE LA PIJANO IN SACCOCCIA
- Heart Attack
chi?
- mentegatto
Personalmente, trovo interessante il fatto che ci siano voluti diversi anni per incominciare a fare uscire le diverse soluzioni possibili a un problema descritto dal coro mediatico come "con unica soluzione" (= massacro sociale). Pigasse elenca le soluzioni più logiche (ed esprime la sua preferenza). La posizione attuale di Varoufakis (e quindi del governo greco) è decisamente più morbida (cfr. articolo FT). C'è ampio spazio per arrivare a un buon accordo, insomma.
- Sei Dee già Pulp
c'è pochissimo spazio, temo. e infatti la risposta BCE è stata, credo abbastanza scontatamente e automaticamente, piuttosto rigida. non penso che potesse fare.
- mentegatto
Lo spazio teorico c'è ed è ampio. Quello politico è più stretto, ma già se si riesce a capire che è un problema di relazioni internazionali e non di sovvertimento di leggi fisiche immutabili, direi che finalmente si può fare un decisivo passo avanti nelle gestione di questa lunga crisi.
- Sei Dee già Pulp
c'è un aspetto di automatismo non indifferente
- mentegatto
ricordiamo che i giochini della BCE dipendono dalle approvazioni della corte suprema tedesca.
- Heart Attack
Gli automatismi sono il problema da correggere. Con le attuali condizioni economiche e sociali (leggi pure: deflazione) si può fare. La strategia della BCE è una delle pedine di questa complessa scacchiera diplomatica. La strategia della BCE diventa perdente nel momento in cui porta alla dissoluzione della costruzione comunitaria. E questo lo sanno benissimo tutti i protagonisti. Compresi i cosiddetti falchi.
- Sei Dee già Pulp
sì, ma... Comunque se si riesca o meno a trovare una soluzione, si vedrà presto.
- mentegatto
Concordo.
- Sei Dee già Pulp
[da una conferenza del 2010 --> http://diellemagazine.com/2015...] - (...) Il meccanismo attuale può essere descritto in questo modo: i soggetti in campo sono Grecia, Eurozona e Fondo Monetario Internazionale. Si tratta di mettere in piedi un prestito che viene acceso dalla Grecia nei confronti di Eurozona e FMI: 110 milioni di euro. Questo prestito è almeno al 5%. FMI e Eurozona lo prendono a prestito soltanto all’ 1%, ma la Grecia deve pagare molto di più: probabilmente dal 7 al 9%. Dipende. Il punto chiave è che le banche non credono di ottenere indietro il denaro. La ragione è molto semplice: perchè le politiche economiche che vengono attuate, e che sono conseguenza di queste manovre, non possono che comprimere salari, pensioni e quindi il tasso di crescita sta crollando: almeno del 5%. In ogni caso esse sanno che i primi ad avere indietro il prestito non sono le banche, ma Eurozona e FMI. Per questo stanno dunque scommettendo nel mercato dei cds che non otterranno indietro il denaro greco per tutelarsi, per assicurarsi.
La situazione è quella di due settori, come fossero due persone, settore privato e settore pubblico, che si trovano in acqua e non sanno nuotare bene: si appoggiano uno all’altro e invece di sostenersi affogano. Le proposte alternative: Inizio la proposta nei suoi aspetti più tecnici. Propongo che si eviti questa situazione per cui un paese, da solo, si trovi di fronte FMI e Eurozona, e che vi sia, invece, una sorta di grande negoziazione, in cui ci siano 6 soggetti: paesi in surplus (Germania, Olanda, Scandinavia, ecc.), paesi in deficit, eurozona, fmi, banche europee e bce.
Il punto è che si mettano al tavolo per affrontare insieme, e non separatamente, il problema del debito pubblico e il problema del debito privato. Come si inzia? Si inizia con il fatto che le banche, che con il meccanismo presente sanno di non avere indietro i soldi, ma che vorrebbero riaverli, sono disposte a ridurre quanto si aspettano di ottenere, attraverso quello che in termini tecnici si chiama “hair-cut” = taglio di capelli. Come? Riducendo l’interesse, perchè in questo modo il risparmio è notevole per chi deve pagare.
Secondo punto, è che i rappresentanti di Eurozona e la Banca Centrale Europea garantiscano direttamente l’aiuto alle banche. Cioè le banche sanno che se ci fossero difficoltà in questo processo c’è qualcuno che interviene direttamente ad aiutarle dall’Eurozona e dalla BCE. Da ultimo: perchè tutto questo funzioni occorre fermare la catastrofe della recessione. Occorre che dentro questo grande accordo ci siano un’azione da parte dei paesi in disavanzo e un’azione da parte dei paesi in avanzo. I paesi in disavanzo riducono le spese, ma non i salari. Per esempio riducono l’acquisto di beni, rimandano i progetti che possono essere rimandati, e così via. Ma questo richiede che i paesi in avanzo invece aumentino la loro spesa per creare domanda, perchè la via alternativa, la via di una riduzione dei salari nei paesi in disavanzo e la via dei paesi in avanzo che non impieghino questi avanzi per aumentare la loro spesa è semplicemente idiota e irrazionale. In conclusione:a me pare ovvio quanto vi ho detto: agire per risolvere il problema del debito pubblico insieme a quello del debito privato, senza creare una recessione. Per quale motivo una cosa del genere non risulta ovvia alla sig.ra Merkel? Non è ovvia perchè lei e altri che stanno dietro a questi progetti, di fatto, non sono più sicuri dell’euro e dell’Europa. (...)
- Sei Dee già Pulp
[5 anni dopo] #einvece 1) http://www.ilsole24ore.com/art... + 2) http://www.repubblica.it/economi... + 3) http://www.bloomberg.com/news... + 4) https://www.facebook.com/photo...
- Sei Dee già Pulp
- (Afp)
Dopo l’ultimatum ricevuto dalla Bce e la bocciatura dal ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, il premier greco Alexis Tsipras ha avuto una lunga telefonata con il presidente russo Valdimr Putin. Nel corso della telefonata Tsipras e Putin hanno concordato sull'opportunità di rilanciare i rapporti tra Grecia e Russia, soprattutto sul fronte dell'energia e dell'economia. Tra gli argomenti di discussione anche l'Ucraina e la necessità di «salvaguardare la pace e la stabilità nella regione», secondo quanto si legge in un comunicato della presidenza del Consiglio greca.
«Grecia e Russia - si legge nella nota di Tsipras - hanno legami storici e profondi soprattutto nei settori dell'energia, del turismo, della cultura e dei trasporti». Tsipras aveva già smentito l'ipotesi di ricevere dei soldi da Mosca per risolvere il problema del debito pubblico ma ad apparire strana è la tempistica della telefonata. La Grecia ha diritto di veto sulle decisioni per varare nuove sanzioni alla Russia sulla crisi ucraina. Sul tema, infatti, serve l’unanimità di tutti i Paesi membri. È chiaro che Atene, messa alle strette dalla decisione della Bce sul fronte dell’accettazione del piano di aiuti dell’eurogruppo, potrebbe essere tentata di alzare a sua volta la tensione sul fronte dell’unità europea di fronte alla Russia e alla crisi ucraina. (...) --> http://www.ilsole24ore.com/art...
- Sei Dee già Pulp
tanti auguri
- Elvis Presley
Gioco delle parti. Ci sta.
- Sei Dee già Pulp
ops, scusate, lo tolgo subito.
- mentegatto
Eh?
- Sei Dee già Pulp
niente, niente. stavo per violare una solenne promessa
- mentegatto
Interessante la questione della Germania che non concede l'estradizione di Christoforakos, proteggendo uno dei responsabili di una mega truffa targata Siemens. Ne è stato chiesto conto a Scheuble con conseguente momento di imbarazzo, che non è sfuggito al web (e sul quale la stampa invece non pare abbia scritto molto). (--> https://twitter.com/search...)
- Sei Dee già Pulp
[google tanslation da qui --> http://www.huffingtonpost.gr/2015...] «(...) The question raised by the journalist of Mega and the Journal of Journalists, Pantelis Valasopoulo, who raised the issue of German involvement in corruption, bringing as an example of Siemens and Michael Christoforakos (in the 31th minute of the video). The Christoforakos is big-the Greek part of the company involved in the scandal and has fled to Germany, which refuses to extradite him to our country. The Schaeuble seemed startled by the question and merely said that everyone has a responsibility to clean the area around the house. The Yanis Varoufakis side took the floor to say that while everyone is responsible for his home, but there are cases where corruption is cross-border and in the cooperation in the united Europe, have to look after all the fighting».
- Sei Dee già Pulp
beh il problema con siemens e` che pare che la gestione dell'ultimo quindicennio abbia proprio fatto della corruzione la politica di negoziazione standard. Lo scandalo piu` grosso credo sia avvenuto in italia. Pero` chiaramente il corruttore e` tedesco e nobile e bello e biondo quindi ok.
- d☭snake
- Varoufakis ha “cambiato il gioco”, e a questo gioco, con queste regole, questo giocatori, non solo non sanno giocare, ma cambiando il gioco le strategie note e quindi le possibili azioni a disposizione dei vecchi giocatori sono se non nulle, comunque fortemente ridimensionate. E non sarà facile adattare le vecchie e certamente in modo radicale cambierà il pay-off: cambia il “risultato vincente” ed anche quello che sino a ieri era considerato “il minimo risultato vincente accettabile”. (...) http://www.eunews.it/2015...
- Sei Dee già Pulp
'mazza che articolo vergognoso. "ora butto giù un paio di concetti economici basilari alla cazzo e poi concludo che varoufakis merita il nobel"
- Elvis Presley
comunque 'sto michele di salvo lo conosco, una volta per un suo articolo sull'unità aveva saccheggiato a pieni mani da uno di giornalettismo
- Elvis Presley
Cioè lo stesso Michele Di Salvo che proprio oggi Dalla Chiesa accusa di avere scritto un'inchiesta su Repubblica saccheggiando atti del centro studi da lui diretto?
- Braga
Ah, ma io lo seguo su Twitter. Si è auto-candidato alle primarie per la presidenza della regione Campania.
- Braga
è pure lo stesso tizio che dava renzi-cuperlo alla pari alle ultime primarie e accusava renzi di inventarsi i numeri (lui mi pare fosse nello staff che seguiva la campagna di cuperlo)
- Elvis Presley
(ma sai che se si scambiano la parrucca…)
- Braga
Comunque le sei righe che ho incollato non erano un ragionamento a cazzo. Con tutto che le ha scritte l'odiato Di Salvo, dico...
- Sei Dee già Pulp
mah, è che io ci andrei più cauto prima di stabilire chi fa le regole del gioco
- Elvis Presley
Beh, che si trovino a dover trattare secondo schemi differenti da quelli precedenti mi pare assodato, no? --> http://www.ilsole24ore.com/art...
- Sei Dee già Pulp
[qui --> http://www.ilsole24ore.com/art... più in dettaglio] - C'è un problema di semantica, di parole da usare o non usare nel comunicato finale (la parola incriminata è stata “estensione” del piano), nel muro contro muro tra Grecia e Eurogruppo. Ma anche di due linee politiche che si scontrano. Essendo l'Europa una serie di democrazie e non un impero né una Federazione, il governo greco porta avanti le sue richieste di “rottura” di discontinuità per un New Deal in funzione anti-austerità con cui ha vinto le elezioni; gli altri partner europei, chiedono invece l'estensione delle piano di crediti vigilati dalla troika, piano che scade il 28 febbraio. Ma come è andata la riunione? Secondo ricostruzioni informali, verso le 22 di ieri sera la riunione dell'Eurogruppo era finita e i ministri si erano accordati su una formula da inserire nel comunicato finale. Si parlava di accordo su un programma da estendere, emendare e concludere, tre parole per accontentare tutte le parti: i tedeschi che vogliono che il programma sia portato a compimento, i greci che vogliono modificarlo, e tutti quei Paesi che vorrebbero un'estensione del piano che tenga la Grecia ancora sotto tutela della Troika a tutela dei loro crediti. Ma il comunicato non ha mai visto la luce: il ministro greco Yanis Varoufakis, dopo una telefonata ad Atene, ha chiesto che venisse tolta la parola “estendere”, e così tutti gli altri hanno rimesso in campo le loro richieste. I greci alla fine dell'Eurogruppo hanno diffuso un comunicato da Atene con cui respingono l'estensione del programma di salvataggio. A Bruxelles Varoufakis, al termine della riunione, mantiene, nel gioco delle parti, toni più concilianti: è stata «molto costruttiva, spero in una soluzione ottimale lunedì», ha detto alla stampa. Ma la sua prova di forza di fronte ai 18 partner di Eurolandia lascia l'Eurogruppo spiazzato, stravolge l'ordine dei lavori e lo costringe ad una conferenza stampa stringata al termine dei lavori. E toccherà ai leader riprendere la discussione tra qualche ora. Che Atene ed Eurogruppo non riescano nemmeno a scrivere un comunicato congiunto e rinviino la discussione, molto “animata”, al nuovo Eurogruppo di lunedì, dà il segno di come le posizioni siano distanti e che i nuovi protagonisti siano per ora inconciliabili con le regole attuali. (...)
- Sei Dee già Pulp