Profetizzo: il tablet è il communication device che spalancherà le porte della grande rete agli ultracinquantenni. Tra cinque anni mi chiederò perchè non ho fondato la mia ennesima start-up.
roberto: gli over 54, che sono circa il 35% della popolazione, rappresentano meno dell'8% del totale dei naviganti. (fonte http://www.gandalf.it/dati...). Una radicale semplificazione dell'interfaccia di utilizzo, come quella dei tablet venuti ed a venire, o quella del progetto Eldy (http://www.eldy.org/) credo sia fondamentale per avvicinare quella parte della popolazione alla rete.
- Simone Ruffilli
Be', l'ho già letto e già scritto più volte da queste parti. @dadda, non è una questione di tastiera, mia madre scriveva a macchina più veloce di me. Si tratta di una questione d'interfaccia complessiva, delle "metafore" con le quali far uso dello strumento. Tu hai vissuto d'informatica per decine d'anni e quindi sei comunque un'eccezione. Io credo che mia madre, classe '48, potrebbe davvero finalmente iniziare ad usare uno strumento come l'iPad, mentre non ha mai voluto imparare nulla di quanto ha visto con me, dallo Spectrum 48k, ai primi Mac e PC Windows.
- Giovanni Sarbia
roberto: mi piacerebbe leggere i risultati dei lavori che citi, potresti linkarne qualcuno?
- Simone Ruffilli
roberto: quale ritieni dunque essere il fattore che allontana quella fascia demografica dalla rete? E certo, la tua esperienza ha peso, ma credo vada a raccogliere un target già sensibile all'argomento. Quello che mi chiedo è se esiste la possibilità di "portarsi dietro" anche tutti gli altri, ad esempio per fruire dei servizi di e-gov.
- Simone Ruffilli
Volendo esprimere a chiare lettere cosa penso sia radicalmente diverso dall'iPhone in poi, e credo che anche i sistemi Android si baseranno su ciò a giudicare dalla corsa ai vari "app store", credo sia l'uso centrato sulle applicazioni. Il touch screen può aiutare per avere uno strumento "da divano", ma la vera novità è la centralità dell'applicazione e la "verticalizzazione" che l'applicazione fornisce su informazioni disponibili in rete e sul loro uso. Il browser è troppo "general purpose" per essere facilmente sfruttabile da chi già non sa orientarsi in uno strumento "general purpose" come il classico computer.
- Giovanni Sarbia