La vittoria nascosta di Draghi sul Qe per l'Eurozona - rivista italiana di geopolitica - Limes - http://temi.repubblica.it/limes...
- (...) Se scopo del Qe è schiacciare i rendimenti delle obbligazioni, ebbene questi sono già schiacciati. Se il QE non serve a schiacciare i rendimenti, perché questi lo sono già, allora il Qe serve solo a mantenere i rendimenti schiacciati, perché altrimenti questi potrebbero salire. Come dire, la Bce gioca d'anticipo per evitare che i rendimenti possano salire prima che l'economia si sia ripresa in via definitiva. La decisione presa giovedì intorno al Qe è duplice: riguarda l'ammontare dei titoli in acquisto e la ripartizione del rischio. L'ammontare di obbligazioni pubbliche e private che saranno acquistate è maggiore di quanto si pensava - circa mille miliardi di euro, contro i cinquecento previsti - e la ripartizione, o, se si preferisce, la messa in comune del rischio (sui titoli di Stato, ma non su quelli privati) è molto meno condivisa di quanto si pensava. I titoli di Stato saranno comprati dalla Bce e dalle varie Banche centrali. Gli acquisti della Banca centrale europea saranno in proporzione alle quote dei diversi paesi nel suo capitale, mentre ogni Banca centrale nazionale procede negli acquisti per proprio conto. Fino a un certo ammontare di acquisti di titoli di Stato le Banche centrali nazionali e quella centrale europea condividono il rischio; oltre questo ammontare, fissato al 20% degli acquisti addizionali, il rischio non è più condiviso. La soluzione trovata ieri a Francoforte pare “compromissoria”. Si comprano sì i titoli di Stato, ma solo fino a un certo punto in condivisione. Il bicchiere può perciò essere visto come mezzo pieno: si comprano i titoli di Stato dell'Eurozona, ecco che “hanno vinto i Latini”. Oppure come mezzo vuoto: nell'Eurozona manca una vera volontà nel condividere i rischi, ecco che “hanno vinto i Nordici”. Fosse una schedina del Totocalcio, avremmo una X. Oppure no: sembra una X ma non lo è? Chi sostiene che questa è “a ben guardare una vittoria di Draghi” fa notare due cose e la loro implicazione. L'ammontare di acquisti consentito è il doppio delle attese: ergo, se anche gli acquisti sono limitati come percentuale di condivisione del rischio, essi sono il doppio in valore assoluto. Inoltre, le Banche centrali nazionali hanno abbastanza capitale di rischio da reggere le eventuali perdite sui titoli acquistati. Segue che il rischio di insolvenza dei debiti pubblici non c'è più - Grecia esclusa, e questo problema sarà affrontato più avanti. Ossia, il rischio insolvenza per i debiti pubblici scompare per il combinato effetto degli acquisti a rischio condiviso effettuati dalla Bce e per effetto degli acquisti delle Banche centrali nazionali nell'Eurozona. (...) - Sei Dee già Pulp