F.
che vuol dire "fondata sul lavoro"?
si sono dimenticati una S, frato - Craiv
o forse era fondata sull'avaro - Craiv
"Fonduta sul lavoro" e avrebbero vinto - Scimbanzé
qualcuno l'ha mai capito st'articolo qui? - F.
F. +1 - miic
vuol dire che la ricchezza dovrebbe venire dal lavoro e non dalla rendita - thomas morton ☢
la rendita per produrre ricchezza va gestita, è lavoro pure quello no? e se uno non produce ricchezza? - F.
e se domani inventassimo una macchina che produce ricchezza senza che nessuno ci debba lavorare, tale macchina sarebbe incostituzionale? - F.
infatti mica rendono illegale la rendita, per fortuna. però a dar retta all'articolo la repubblica dovrebbe scoraggiare, e certo non creare ad hoc, meccanismi che creano rendite di posizione. tipo albi professionali, licenze di taxi, eccetera - thomas morton ☢
Gestire una rendita per produrre ricchezza implica un rapporto 1:N tra gestore della rendita e produttori primari di ricchezza. E poi all'epoca della costituente gestire una rendita non sembrava lavoro vero (e forse non lo era nemmeno tanto, poi però le cose cambiano) - ZUCKERBERG SUCKS! (GePs)
F., ma non fai prima a comprarti il Commentario alla Costituzione di Bartole-Bin? - Luca Simonetti
(diciamo che la mia è un'interpretazione liberale, chiaramente può essere vista in modo diverso, come sappiamo nella costituzione convivono diverse anime) - thomas morton ☢
ma i commentari son per genti istruite. la costituzione dovrebbe essere per tutti no? - F.
quindi uno che non ha voglia di fare un cazzo è meno cittadino di uno che si spacca il culo per quattro soldi? - F.
non capisco bene - F.
e poi non ho capito anche quell'altra cosa della macchina che produce ricchezza. è incostituzionale? - F.
beh, sì, è un po' meno cittadino. la macchina che produce ricchezza è una cosa che i costituenti invece non avranno contemplato - thomas morton ☢
uno inabile al lavoro come si dovrebbe rapportare a questo articolo? - F.
uno che non c'ha voglia di fare un cazzo TORNA SUL BARCONE - Craiv
non sarà mica una Costituzione comunista? - F.
c'è una ragione storica, curiosa, per questo: quando arrivarono gli ammerricani dopo la guerra, in pratica l'unica cosa che funzionava un po' erano le camere del lavoro, ovvero le sedi della cgil (gli altri partiti erano stati smontati dal regime, altre strutture sindacali non esistevano), per cui c'è anche un riferimento a quello, a quel tipo di valori che erano visti come antifascisti senza essere comunisti - quel *** di Luca
Fondata sul lavoro: Il lavoro è il centro di tutto, fulcro e fondamento di ciò che consegue; ad esempio le politiche finanziarie ed economiche dovrebbero "dipendere" dal lavoro e non viceversa. - ☥ guideugé ٩(͡๏̯͡๏)۶
messa così pare quasi wishful thinking. mi sembra degradante cominciare una costituzione con un articolo paraculo - F.
peraltro il fatto che affrancarsi sul lavoro sia anticostituzionale mette il tutto sotto una luce un po' cupa - F.
Oggi quell'articolo è totalmente disatteso perché è il lavoro a dipendere dalle altre politiche, specie da quelle dei mercati finanziari. - ☥ guideugé ٩(͡๏̯͡๏)۶
paraculo? in un continente che aveva rischiato e rischiava una perdurante dittatura violenta, è un meccanismo virtuoso dire che una nazione sarà improntata sulla capacità dei propri cittadini di produrre benessere tramite il proprio lavoro - quel *** di Luca
beh, ma se qualcosa non ti torna basta stiracchiare un po' il significato e tutto torna a posto. prendi la tua macchina che affrancherebbe tutti dal lavoro. in realtà ci affrancherebbe dal lavoro retribuito, ma resterebbe sempre nostro dovere civico e morale contribuire con la nostra attività a migliorare il mondo - thomas morton ☢
Luca: sono le dittature che avevano i campi di lavoro. le uniche costituzioni che fanno riferimento al lavoro come fondativo son quelle totalitarie (URSS) - F.
io una volta mi sono affrancato sul lavoro, ma poi fortunatamente non mi sono spedito (tru stori) - eddie
ma sei sicuro che solo le costituzioni totalitarie citino il lavoro? guarda che nel dopoguerra c'erano i consulenti USA a scrivere la costituzione italiana con la costituente - quel *** di Luca
boh, così ho letto su qualche tomone - F.
peraltro quell'articolo lì è un parto di togliatti, non proprio filoamericano, e non proprio anticomunista - F.
(fun fact: il partito nazista si chiamava Arbeiterpartei: http://www.wikiwand.com/en...) - F.
Thomas: le licenze di taxi non sono una rendita, sono (idealmente) uno strumento per permettere appunto che il lavoro dei taxisti venga remunerato in maniera adeguata e non sottoposto agli effetti perversi della concorrenza. - Eschaton
eh, vedi, tutto è interpretabile. nella scienza non ci credo molto, nel diritto è così - thomas morton ☢
La costituzione è diritto? dibattito. - Eschaton
non se ne viene fuori. Purtroppo è un articolo anche d'attualità, ci crea un sacco di problemi - F.
ho letto ora dud sopra: dud, un uomo che non lavora è indegno? - F.
quella stessa domanda la fece einaudi, chiedendosi se uno che non lavorasse potesse quindi votare. rispose calamandrei nel suo celebre discorso anni dopo. comunque, perchè dai un giudizio morale che non c'è nella costituzione? un uomo che non lavora gode degli stessi diritti/doveri di uno che lavora. se è inabile viene tutelato dall'art 38 e se è inabile e vuole lavorare lo stesso dovrebbe esserci l'art 3 seconda parte che lo garantisce. ps quello sulla camera del lavoro non l'avevo mai letta. la motivazione, da quello che ho letto invece, era politica/ideologica e affonda le radici nella cultura comunista e socialista - elrocco
La macchina che produce ricchezza produce anche copie di sé stessa? E in caso di guasto si ripara da sola? Perché in quel caso la Costituzione passa in secondo piano e anzi, la fenomenale macchina potrebbe produrre anche una nuova costituzione più adeguata. - ZUCKERBERG SUCKS! (GePs)
"fondata sul lavoro" era quanto di più vicino a "sovietica" fosse possibile scrivere nella costituzione italiana del 47 - svinho dos santos
questa è una spiegazione accettabile - obe
elrocco: non credi però che da un lato un cittadino non lavoratore possa sentirsi "messo da parte" nella fondazione stessa della comunità della quale fa parte, dall'altro ci si possa associare accezione negativa in senso di slancio verso il futuro? la comunità non progredirà nel senso di liberarmi dal lavoro, piuttosto ci rimarrà ancorata per stessa fondazione - F.
Certamente se leggi solo l'art. 1 e non il 38, poi, puoi fare le battute stupide (sugli inabili al lavoro) che non fanno ridere. - Sei Dee già Pulp
Bel tema, la liberazione dal lavoro. Ci rifletto spesso. E la conclusione è sempre che l'abbiamo preso lì dietro. - ZUCKERBERG SUCKS! (GePs)
è che l'art.1 viene prima, per quello m'è capitato sott'occhio. Fuor di ironia, il 38 parla di altro - F.
Comunque: 1-4 + 35-38 e si capisce tutto (se vuoi capire). Giusto per avere un'idea dei valori di riferimento. - Sei Dee già Pulp
sei un poco autoreferenziale, come dire - F.
per esempio, il 38 parla di inabili al lavoro, ma non di sfaccendati. Inoltre, non li include nella partecipazione attiva alla repubblica, ma gli concede un obolo - F.
(io poi non do per scontate le cose perché ho paura di ragionarci sopra, la sai la storia dei ratti di Jung?) - F.
Art. 4. La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilita' e la propria scelta, un'attivita' o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della societa'. - Sei Dee già Pulp
A fondamento della Repubblica, quindi, c'è un diritto che è anche un dovere. - Sei Dee già Pulp
Io promuovo questo diritto/dovere e assisto chi non può assolvere il dovere e vedere soddisfatto il suo diritto. - Sei Dee già Pulp
Art. 36. Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantita' e qualita' del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a se' e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata lavorativa e' stabilita dalla legge. Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non puo' rinunziarvi. - Sei Dee già Pulp
È un diritto/dovere perché non dev'essere sfiancante e abbrutente. - Sei Dee già Pulp
non capisco. qualcuno capisce quello che dice? - F.
siccome non dev'essere sfiancante(?) e abbruttente(?) allora è un diritto/dovere? cosa vuol dire - F.
Hai letto l'art. 4 e l'art. 36 e l'art. 38? E non capisci? Allora o sei scemo o stai trollando. - Sei Dee già Pulp
ti fossi dato la pena di leggere qualche commento, si ragionava sul come inquadrare nell'ambito della cittadinanza i cittadini che voglio affrancarsi dal lavoro - F.
E siccome quando scrivi sul blog i tuoi argomenti sai come metterli bene in evidenza, mi pare chiaro che stai trollando. Come sempre, del resto. - Sei Dee già Pulp
se bastasse leggere gli articoli della costituzione per capirne le ragioni profonde a cosa servirebbero i costituzionalisti? - F.
il lavoratore deve avere dei diritti, ma il lavoro in sé non può essere un diritto: non è disponibile in quantità infinita e dipende dal bisogno di chi cerca manodopera. lo stato deve occuparsi di chi non può lavorare o non trova/perde il lavoro, ma diritto vuol dire qualcos'altro. - degra
è chiaro che sul blog hai tempi e spazi diversi. qua si richiede un po' d'impegno personale, e mettere in gioco le proprie convinzioni anche. - F.
poi in genere qualcosa di utile ne cavo fuori da queste discussioni, quindi non sto trollando. - F.
Ah, l'affrancamento dal lavoro non lo fai promuovendo il fancazzismo. Lo fai promuovendo e valorizzando i principi dell'art. 36: tempi di lavoro ridotti; salari in ogni caso sufficienti a garantire un'esistenza libera e dignitosa; riposo garantito e irrinunciabile. Poi ex art. 38 assisti chi non può lavorare. Questo significa fondare la Repubblica sul lavoro. - Sei Dee già Pulp
non capisco perché se uno ritiene che l'uomo realizzi la sua umanità col lavoro (marx) poi miri a ridurre il tempo-lavoro. qual è la quantità di lavoro che mi rende umano? - F.
il superamento/abolizione dell'art 1 è stato pienamente affrontato nel dibattito politico,fin dall'inizio (vedi einaudi vs calamandrei) sia a destra penso giannino/brunetta e porro (ok, questo è un cappotto) ma anche a sinistra, extraparlamentare per lo più, (il lavoro rende schiavi sempre....etc). a me va bene così com'è, ma non mi scandalizza mica che alcuni lo ritengano superato o avvilente.....venendo all'art 38 in quell'articolo si garantisce una pienezza di cittadino slegata dalla possibilità di svolgere ogni lavoro ma sempre la costituzione grazie all'art 3 sulla eguaglianza sostanziale permette anche di rimuovere tutti gli ostacoli che impediscano al disabile/inabile di lavorare ( e penso non solo alle categorie protette ma anche alla legislazione sull'ergoterapia ad esempio che è totalmente slegata dal concetto di fatia per portarmi il pane alla casa) - elrocco
però attenzione, perché è vero che la Costituzione è un corpus, ma è anche vero che l'art.1 è fondativo; dà alla repubblica un carattere, una vision, come dicono gli aziendalisti del marketing - F.
lo stesso articolo 38, come dicevo, visto alla luce dell'art.1 ai miei occhi assume un carattere svilente nei confronti degli inabili - F.
perchè svilente? - elrocco
Non capisci Marx. Marx non critica il lavoro in quanto tale ma il processo di espropriazione del lavoro che è alla base dell'accumulazione del capitale. Se sei in regime capitalista e in economia di mercato e riconosci anche la libera iniziativa economica privata e la struttura dell'impresa capitalistica, capisci bene in che senso le norme a protezione del lavoro si fondino sui principi costituzionali citati e possano avere uno sviluppo che muove nella direzione della piena occupazione e della riduzione dei tempi di lavoro. - Sei Dee già Pulp
elrocco: beh, perché è come se facessi un'associazione per biondi, poi arriva un negretto e gli dico, dai, puoi partecipare anche tu perché senò mi danno del razzista. mettiti buono in un angolo che mentre costruisco il nostro futuro radioso non ti faccio mancare nulla - F.
puorp: che io non capisca marx è vero, ma è marx che definisce l'uomo come colui che lavora (a quello mi riferisco, tutto il resto per me è delirio). - F.
"“Si possono distinguere gli uomini dagli animali per la coscienza, per la religione, per tutto quello che si vuole; ma essi cominciarono a distinguersi dagli animali allorchè cominciarono a produrre i loro mezzi di sussistenza, un progresso che è condizionato dalla loro organizzazione fisica. Producendo i loro mezzi di sussistenza, gli uomini producono indirettamente la loro stessa vita materiale” - Marx - F.
ti sbagli, perchè grazie all'art 3, comma 2 io devo rimuovere tutti gli ostacoli che impediscano al negretto di non lavorare. e se non può lavorare perchè fa freddo (e in quanto negro non sa lavorare coi guanti ) lo garantisco con l'art 38. - elrocco
Certo. L'uomo è colui che lavora. E il capitalista è quello che espropria l'uomo del suo lavoro e traduce quel lavoro nel suo profitto e in capitale accumulato. Te l'ho spiegato in due righe. Vedi bene che non è poi così difficile da capire. N.B. Marx per fortuna non è un profeta che rivela la parola divina. Se mutano le condizioni di produzione, anche la riflessione marxiana va aggiornata e attualizzata. - Sei Dee già Pulp
ho capito che lo garantisco, ma allo stesso tempo gli sto dicendo che non sta partecipando alla repubblica come i lavoratori. è a rimorchio per bontà mia - F.
boh. la costituzione parla di diritti e doveri dei cittadini - elrocco
puorp:se uno mi viene a dire che sono uomo in quanto lavoro, non è che son proprio contento. preferirei che mi dicesse che son uomo in quanto libero, o ancora meglio in quanto possiedo. - F.
giusto. infatti nella costituzione non si legano i diritti/doveri alla condizione di essere lavoratore - elrocco
(si possono leggere le trascrizioni stenografiche dell'assemblea costituente, se uno è curioso. tipo questa: http://www.camera.it/_dati...) - il Many
elrocco: ok, ma la Costituzione dovrebbe ispirare e non discriminare i cittadini. I diritti e i doveri rimangono quelli, ma lo spirito cambia. Se ti dico che la Repubblica è tale e prospera grazie ai lavoratori, capisci che io fancazzista mi sento discriminato. Se poi mi dici che è mio dovere lavorare, io d'istinto ti mando in culo - F.
(disclaimer, prima di chiedere mi sono andato a leggere come fu emendato il primo articolo, rimpallato fra togliatti, moro, e gli altri) - F.
[art. 4, comma 2] «Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società». - Sei Dee già Pulp
capito che roba - F.
Puoi fare anche il fancazzista se trovi uno che ti paga per farlo o hai un patrimonio sufficiente a sostenerti nel percorso che hai liberamente scelto. - Sei Dee già Pulp
tipo frenfì per i costituzionalisti è il demonio - F.
puorp: no, non è così (cioè lo posso fare, ma la costituzione non vuole. coerentemente, dovrebbe esserci una legge che lo vieta, ma poi sarebbe tipo l'URSS) - F.
Lo so che ti rovina il gioco, ma invece è proprio così: non c'è un divieto di fancazzismo; non c'è l'abolizione della proprietà; né dell'ereditarietà dei patrimoni. Puoi fare anche il fancazzista, se scegli di esserlo. Ma non è sul fancazzismo che si è fondata questa Repubblica. - Sei Dee già Pulp
che tu ti senta discriminato lo posso pure comprendere. (penso in parallelo ad esempio ad un gay davanti all'art sul matrimonio) .però, giuro, non capisco davvero il tuo punto. credi che quella italiana sia una costituzione illiberale perchè fondata sul lavoro? - elrocco
Ma forse non c'è un punto - ZUCKERBERG SUCKS! (GePs)
elrocco: non credo di essere il solo a pensarlo. credo abbia dei caratteri di forte illiberalità. peraltro dov'è che parla di libertà? - F.
Art. 3., secondo comma: «E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono (...)». - Sei Dee già Pulp
siccome non ne capisco una mazza, sono andato a dare un'occhiata ai primi articoli delle costituzioni americana, tedesca e francese (le prime 3 che mi sono venute in mente). il confronto in effetti da un po' senso di claustrofobia. poi da qui a illiberale ce ne passa eh. - simoneb
ma chi è che lo nega? ci sono dibattiti in tal merito (vedi ad esempio einaudi) che vanno avanti fin dai tempi della costituente... - elrocco
è interessante come ne parla. - F.
del lavoro? è il frutto dell'incontro delle 3 grandi famiglie politiche di quel tempo. sintesi mirabile.. ps io sono uno di quelli che non pensa che la costituzione non possa essere mai cambiata - elrocco
no dicevo è interessante che la costituzione quando parla di libertà, nei suoi principi fondativi, ne dà quasi una definizione tramite conseguenza. la "mancanza di libertà", secondo la Costituzione, si esplica nell'impedimento alla partecipazione di tutti i *lavoratori* - notare - all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese" - definizione peraltro in negativo, col classico spirito sindacal-catto-comunista da martello nei coglioni - F.
La costituzione può essere cambiata, basta solo inventare una macchina che ne scriva una buona al posto nostro, che evidentemente non ne siamo più capaci. - ZUCKERBERG SUCKS! (GePs)
mai stati capaci, per esser precisi - obe
(il focus della nostra è sulla Repubblica, sulla entità statale non sul popolo, sul cittadino libero che dà vita e ne è corpo e sangue. Vedi come inizia il preambolo della costituzione USA - We the people - . tutto il resto è conseguenza) - ateleologico
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro a tempo determinato, co-co-co, co-co-pro, co-co.dè, sul lavoro nero, sullo sfruttamento e la schiavitù. Se non vi sta bene vicino c'è la Svizzera. - Benedikta
ma infatti sbaglio o i limiti al potere dello stato scarseggiano, nella nostra costituzione? - simoneb
Sulle libertà individuali c'è tutto il Titolo I... Quello che comincia così: Art. 13. La liberta' personale e' inviolabile. (...) N.B. Le carte costituzionali del Novecento aggiungono i diritti sociali a quelli civili (posti a base degli Statuti dei secoli precedenti). Non c'è più solo la necessità di rivendicare una libertà dal potere statuale. C'è anche la necessità di garantire la libertà individuale dalle prevaricazioni dei poteri privati. - Sei Dee già Pulp
quella ha il retrogusto di limitazione del potere. siamo sempre alle solite: il focus non è sul cittadino, colui che è libero per definizione e in nuce, ed è l'essenza stessa dello Stato ma sulla entità a lui sovraordinata che gli riconosce la libertà fino al verificarsi di alcune circostanze che ne consentono la sospensione. - ateleologico
ampliando il discorso e non limitandolo all'art. 1, non trovo la nostra costituzione così illiberale, anzi, credo che rappresenti tutto sommato un buon compromesso fra le costituzioni liberali di stampo classico e quelle totalitarie. ha di buono appunto il non essere l'espressione diretta, positiva, della volontà del popolo, con i rischi totalitari che ciò comporterebbe (se domani il popolo vota per la schiavitù allora sia la schiavitù) e non è nemmeno uno scheletro quasi inamovibile di libertà ritenute naturali e irrinunciabili. essa (se si ha l'accortezza di rifiutare l'idolatria per il testo scritto in quanto tale) è proprio la "costituzione" dello stato nel suo senso letterale, l'espressione dei suoi valori fondanti e fondamentali, ossia dei valori del popolo che ha stretto il patto che lega insieme i suoi cittadini - thomas morton ☢
Ha diversi difetti morton, il primo di tutti: non tratta dell'invisibile - obe
anch'io come thoma penso che alla fine questo articolo fondativo stoni un poco - F.
Se uno dà un'occhiata agli atti, sembra abbastanza chiaro che il "lavoro" fu un compromesso tra democristiani e comunisti (altra cosa dal cattocomunismo); l'unico concetto che riuscivano bene a maneggiare entrambi. Un certo scetticismo, che si può leggere tra le righe, sul concetto di "libertà", ha un po' lo stesso significato; peraltro se "lavoro" è un po demodé, "libertà" continua a essere un concetto un po' astratto che tutti maneggiano a cazzo di cane. - Leonardo Blogspot