tom wolfe, il falò delle vanità - http://falsoidillio.splinder.com/post...
Jun 14, 2011
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cazzo me lo devo rileggere che non me lo ricordo più.
- lapiccolacuoca
segnalibro (ho ordinato anche una bottiglia, stasera con sigaro, vicino al caminetto)
- diegodatorino
quasi finito. ho appena ordinato gli altri due. (echissene)
- franci
«gli altri due» sarebbero?
- Vergine Chiacchierata
ah, quelli citati dillà , radical e charlotte.
- franci
17 minuti e ancora nessun "ma l'hai letto in italiano!". raccomandato dimmerda.
- miic
ecco, charlotte simmons in italiano non ha proprio senso, per dire. e lovvammiic.
- Vergine Chiacchierata
miic, pensa che il mio attuale libro da comodino, per simpatia, è La fiera delle vanità, rigorosamente in traduzione italiana. inaccettabile.
- bgeorg
PRRRRRR
- Vergine Chiacchierata
dimmi che ha i nomi di battesimo tradotti, ti prego
- miic
ma che bella recensione. devo comprarlo. io ho letto la fiera ma ricordo che mi aveva annoiata per eccesso di aspettative.
- madisonav
miic, purtroppo no. era una buona abitudine che questa editoria prezzolata ha abbandonato.
- bgeorg
grazie mad. (a me la fiera sta piacendo, ma io sono un passatista. vorrei discuterne anzi con diego i passaggi palesemente metaletterari :-) )
- bgeorg
se può consolare il tenutario: il falò io ce l'ho in italiano, edizioni miti mondadori, lire 4900. Abbandonato a circa due terzi. C'è ancora il segnalibro.
- stark
e si vede.
- Vergine Chiacchierata
ce l'ho in lista. (è che amis è duro da chiudere [è questo il thread dove ci si fa del male, giusto?])
- diegodatorino
eNZO sciovinista, pensa che io camilleri lo leggo tradotto in italiano
- Achille
stark, ti sei perso il più bello allora.
- bgeorg
like di ammirazione per il poliglottismo di eNZO.
- madisonav
ma io leggo in italiano solo per solidarietà con quei poveretti costretti a leggere arbasino in inglese.
- bgeorg
abbandonato. ehm.
- Cesare Pyno Gattini
wolfe non è solo un romanziere. quei primi capitoli che secondo bgeorg appesantiscono la lettura sono inchieste, sono funzionali non alla narrazione in senso stretto ma alla comprensione della realtà che si intende descrivere
- thomas morton ☢
(charlotte simmons è una fygata. però leggerei prima a man in full e the kool-aid blah blah blah, fossi in te) (edit: d'altronde tra il falò e a man in full ci sono molti temi e situazioni in comune, quindi magari di seguito non conviene)
- Claudio Brandolino
adoro l'odore dei pregiudizi confermati al mattino.
- Vergine Chiacchierata
il falò è bellissimo, però non lo situi abbastanza per quello che ha significato quando è uscito: è IL romanzo degli anni ottanta e segna la fine delle narrazioni à la diritti-civili-femminismo-marginali ecc. dei due decenni precedenti (poi, la storia del balzacchismo è solo un'idea promozionale di wolfe, perché all'uscita doveva contrapporsi all'ondata minimal minot leavitt mcinerney e perfino, guarda un po', BEE).
- elisabetta
thomas, non dico di aver ragione, anche perché è un campo in cui non esiste. però le inchieste puoi farle anche partendo da un altro punto, chessò, dall'incidente, per poi tornare indietro agli ambienti, per poi ritornare avanti all'arresto ecc., mentre lui decide di seguire la cronologia della fabula (ok, faccio ridere a fare il piccolo narratore e a fare le pulci a uno cui non sarei degno ecc ecc, era per far capire)
- bgeorg
(non sarà BEE?)
- bgeorg
guy: è perché non ne capivi lo slang.
- Vergine Chiacchierata
sì, bgeorg, scusa, anche leavitt (ho fatto l'edit).
- elisabetta
pensa elisabetta che è il balzacchismo ad avermi ridato slancio, essendone appassionata.
- madisonav
anche jay. anche tama. anche tutti. (non ho controllato le date, ma insomma a sentimento.)
- Vergine Chiacchierata
di wolfe ho letto solo maledetti architetti, però anche in inglese (from bauhaus to our house). l'ho trovato un po' polemico.
- vic
@elisabetta, figurati, anzi grazie per le note storiche che io non conosco, non essendo un professionista ma solo un amatore della lettura (soltanto, sempre a fiuto e con poche pezze d'appoggio, non direi che il balzacchismo è un'idea promozionale, tanto più se letto come via d'uscita dal minimalismo - cui onestamente però non assocerei bee - e tenendo conto che un'alternativa esisteva già in loco, nel "massimalismo" dei vari gaddis barth e compagnia, con cui la scrittura di wolfe mi pare avere poco o nulla in comune)
- bgeorg
nello scompartimento godimento del lettore il falò è scritto a caratteri cubitali. bg, BEE nasce minimal, se non sbaglio l'esergo di less than zero è di carver
- diegodatorino
diego, le intenzioni degli autori non contano niente
- bgeorg
sì, sì, lo so che adesso suona strano, ma sono stati lanciati così (e molti erano allievi di lish). sono gli stessi anni, per cui, contropromo, il romanzone à la balzac. appunto per questo dico oggi non regge più.
- elisabetta
nemmeno io ho ragione, figuriamoci, però di wolfe apprezzo molto l'ambizione che ha di descrivere tutto di un certo ambiente o realtà, e di certi meccanismi, anche quando questo comporti dei sacrifici sul piano del ritmo della narrazione (cosa che poi secondo me non avviene)
- thomas morton ☢
thomas, io non mi faccio problemi col ritmo, anzi. quando nella pagina non succede niente ma ugualmente non riesco a smettere di leggere è sempre un buon indicatore, per me. io dubitavo anzi proprio della suspense telefonata che, forse involontariamente, si crea facendo quella scelta "introduttiva".
- bgeorg
applausi anch'io su: le intenzioni degli autori non contano niente.
- diegodatorino
@elisabetta, però al di là del fatto che il lancio e il promo siano oggi questioni dimenticabili, e su questo hai senz'altro ragione, resta che il modello del grande realismo a tematica sociale, la scelta per la tipicità, la psicologia non idiosincratica ma funzionale, sono elementi balzachiani (del balzac letto da luckacs, però) non so se scelti polemicamente in chiave anti (forse sì) o "sentitamente". ma sono troppo ignorante in questioni wolfiane per tirarne fuori più di un dubbio in un post.
- bgeorg
sì, ma anche balzachiano=roba che parla della società contemporanea? troppo vago. lui, nell'afferrare cose imbarazzanti (le associazioni per i diritti civili che si trasformano in lobbies mafiose, per dirne una), diventa profetico. il bonfire è anche notes for a scandal a venire: clinton/lewinsky
- elisabetta
manno, chiunque "parla della società contemporanea". di cosa altro potremmo parlare, degli ufo? :-)
- bgeorg
(segno)
- Valentina*